I mercanti di Palazzo Garibaldi

Oggi Giulio Maserati – eletto nel Partito Democratico, passato dopo un anno al Gruppo misto – annuncia di sedere oggi tra i banchi dell’Udc- Costituente per i nuovi moderati. Partito che non esiste. Quantomeno, che non è stato eletto alle ultime provinciali che hanno disegnato l’attuale consiglio. In ogni caso, dall’opposizione passa in maggioranza. Il presidente del Consiglio Pasquali (ex Pdl, oggi Lega) legge il regolamento e comunica a tutti e all’assessore Gallini (segretario provinciale dell’Udc, condannato per voto di scambio, alla fine patteggiato) che non si può fondare un nuovo gruppo. Maserati va nell’Udc. Punto. Da parte sua, il consigliere dell’Udc Bruno Ferrari (ex Lega, ex Margherita, ora ex Udc)  prende il posto di Maserati: ovvero, esce dall’Udc ed entra nel Gruppo Misto. Dichiara di voler andare con Grillo e il Movimento 5 stelle. Che qui non c’è. Il consigliere dell’Idv Samuele Raggi si dimette per impegnarsi nel Comune di Piacenza. Così non fa l’assessore Paparo che probabilmente si farà letteralmente in due il lunedì per assistere sia al consiglio provinciale che a quello comunale (dove da ieri è capogruppo di opposizione). Trespidi, perplesso, stringe la sedia. Non si preoccupi, presidente. Per lei nessun movimento rilevante. La sua sedia balla solo perché chi da tre anni ci si siede non ha alcun peso.  

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