Dopo aver tentato invano di attribuirne la colpa all’amministrazione Boiardi e aver consigliato al Conte Zanardi Landi di fare ricorso al Presidente della Repubblica contro il progetto di una cava davanti al suo castello (e votata lo scorso anno dalla maggioranza), Trespidi sfodera una delle sue armi più sicure: il tavolo. “Apriremo un tavolo per contemplare le misure di compensazione sul territorio “. Il Conte, nel comunicato congiunto con la Provincia, si dice soddisfatto. Contento lui… Noi intanto gli ricordiamo la fine che hanno fatto le altre tavolate imbandite dal presidente della Provincia. Expo 2015, in forse attualmente perfino la manifestazione. Pendolari, di ieri l’annuncio dell’A.d. Moretti della soppressione di tutti i treni per i lavoratori e studenti dal 2013. Bit e turismo, dopo tre anni di partecipazione con esborso certo alla Fiera di Milano nessun dato sul ritorno turistico decisamente incerto. Tav, bah. Montagna, alla fine non era un tavolo ma una giunta. Protezione Civile, ecco, speriamo che lo abbiano mandato come aiuto alle popolazioni terremotate dell’Emilia Romagna. Come si potrebbe dire, quelli di Trespidi più che tavoli sono tavolette. Del Gabinetto. Di presidenza, ma pur sempre tavolette.
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