La prova del cuoco

Da PiacenzaSera: “Se si vorranno introdurre ulteriori cambiamenti nell’assetto dell’esecutivo, il sindaco dovrà procedere a un minirimpasto con l’esclusione di una delle personalità già designate“. Però. Un minirimpasto prima ancora della prima seduta di Giunta.  Vediamo. Le prime quarantotto ore della Giunta “Last minute” vantano tre quasi assessori – già firmatari davanti al segretario comunale e vestiti a festa – attualmente nella sala d’aspetto in attesa di riavere le valigie già partite per il check in; un assessore “Last second” per sedici ore, Roberto Colla, dimessosi per “mancanza di serenità”, attualmente sul taxi che lo sta riportando a casa; un comandante pilota che tenta di decollare, ma non ha ancora ricevuto l’autorizzazione dalla torre di controllo impegnatissima a reggere il traffico in seguito al rifiuto del copilota di salire a bordo per le rimostranze della hostess.  L’11 giugno l’aereo dovrà comunque decollare, equipaggio al completo. Un reggimento di cuochi, dopo che al pilota – esperto di cucina – è impazzita la maionese tra le mani, stanno febbrilmente rimpastando una torta in grado di reggere gli appetiti pregressi. Certo, bisognerà convincere la hostess a servirla al copilota.

A colpi di pennello

Primarie sindaco Piacenza,  5 febbraio 2012. Domanda di Libertà a Pierluigi Bersani: “Le due candidature del Pd – Dosi e Cacciatore – sembrerebbero confermare che all’interno del vostro partito continuano a convivere (a volte un po’ conflittualmente) le due anime: ex-Margherita ed ex-Ulivo?” Il segretario: “No, non sono d’accordo. Ormai le cosidette “anime” del partito sono ovunque in un’avanzata fase di rimescolamento. A noi i problemi non mancano mai, però nella fase precedente le Primarie. Dopo ormai è intervenuto uno stile per cui si riconoscono i risultati, ci si da una mano tutti”. Sì, il cosiddetto stile libero. Dopo la nomina della Giunta “Last minute”, si è passati dall’impressionismo di Bersani, all’impressionato segretario provinciale Silva (“la lista dei nomi mi ha stupito) e all’impressionabile sindaco Dosi (“queste per me sono state due settimane molto pesanti, riempite di modalità di lavoro che non mi appartengono“). Resta un uomo, in sala d’attesa, che aspetta le valigie. Ha un pennello in mano.

Turisti fai da te? No Reggitour? Ahi, ahi, ahi

Da Libertà di oggi: ecco la Giunta “Last minute“. Soprattutto di questi tempi, attanagliati dalla crisi economica, presentarsi all’aeroporto con la doppia valigia per il mare e per la montagna, in attesa del volo “last minute” è un “must”. La destinazione si conosce, appunto, all’ultimo minuto.  Il viaggio costa la metà. Ecco, vediamola così. Cacciatore, Palladini e Romersi si sono presentati ieri nella sala d’aspetto, hanno fatto il check-in in perfetto orario ed hanno aspettato l’annuncio. All’imbarco, la hostess ha verificato i biglietti: “Turisti fai da te? No Reggitour? Ahi, ahi, ahi. Voi restate a terra”. Rischi  che si corrono con i last minute. Del resto, anche l’aereo non è molto sicuro. Il comandante è partito, decollo incerto, ma è partito. La destinazione? Non l’ha ancora scelta. Sta verificando il carburante a bordo.

Fuori tempo Massimo

Dopo venti giorni dalla prima scossa che ha messo in ginocchio le province di Modena e Ferrara, Trespidi dice grazie ai volontari piacentini impegnati nel soccorso alle popolazioni terremotate. Certo per essere uno che manda comunicati stampa in tempo reale sulle sue prestazioni personali alle maratone, per gli auguri di Pasqua, Natale, onomastici e compleanni delle autorità, sulla posa delle prime  – pardon, ultime – pietre di lavori non suoi, diciamocelo, venti giorni non sono un tempo da corridore. Dopo la richiesta di Boiardi e Quaratino – caduta nel vuoto – per l’istituzione di un fondo in aiuto ai terremotati -Trespidi ha fatto rispettare ieri alle 15 un minuto di silenzio in tutti gli uffici della Provincia. Ieri. Martedì 5 giugno. Con il lutto nazionale proclamato il 4 giugno. Presidente, lei si vanterà anche di essere il numero uno in tema di sussidiarietà, ma creda, se partecipasse alla maratona della solidarietà uscirebbe dalla classifica. Fuori tempo Massimo.

Il fallimento della scuola italiana

MassimoPolledri, deputato della Lega Nord, nonché psichiatra infantile, alla Zanzara su Radio 24: “L’omosessualità è una condizione di infelicità che può essere reversibile. E’ una situazione di identità sessuale distonica. Non è una malattia ma in quella situazione si può stare male e qualcuno si rivolge a uno  psicologo: tre su dieci poi sono stati meglio, ne traggono beneficio. Se i miei figli fossero gay non sarei contento. Sarebbe come se mia figlia mi dicesse ‘mi faccio suora’ o ‘mi sposo con un marocchino’.  Anzi questo sarebbe uno dei peggiori casi che possano capitare“. Il commento di un parlamentare Pd: “E’ l’esempio del fallimento della scuola italiana”. Ora, molti penseranno come sia possibile che Polledri sia senatore. In realtà, è tutta una valutazione di costi e benefici. Diciamo che il suo stipendio da 20mila euro al mese è il prezzo (caro, è vero) che dobbiamo pagare per  salvare decine di bambini e ragazzi che, se tornasse ad esercitare, potrebbero usufruire dei suoi consigli di neuropsichiatra.

I “corpi” di Trespidi si illuminano. A noi ci girano

Comunicato della presidenza: “L’Amministrazione provinciale ha deciso di rinviare l’inaugurazione e la conseguente apertura della pista ciclabile sul ponte sul Trebbia “Paladini”, originariamente programmata per sabato 2 giugno, a causa di problemi sulla fornitura dei corpi illuminanti (che andranno posizionati lungo il tratto sospeso della pista ciclabile) occorsi all’Associazione temporanea di imprese appaltatrice dell’opera”. E noi che pensavamo  che Trespidi si fosse convinto che prima di inaugurare la pista ciclabile fosse necessario realizzarne gli ultimi duecento metri. Già, perché la pista finisce su uno sterrato (vedi foto). Esattamente come i ciclisti che la utilizzeranno.  A piedi, con tutto il tempo però di fare una chiacchierata con i “corpi luminosi”.

Pdl, il partito delle missioni impossibili

di Marco Bergonzi

Fino a che autorevoli esponenti del centrodestra hanno legittimamente mosso critiche all’inconsistente operato dell’amministrazione Provinciale e di chi la guida, non mi sembrava appropriato inserirsi in un dibattito tutto interno al centrodestra. Ma ora che il gruppo consiliare provinciale del PDL si lancia in una appassionata, per quanto vacua, difesa d’ufficio del proprio operato, non possiamo non rilevare come si tenti disperatamente di difendere ciò che difendibile non e’.

Terremoto e sobrietà: Trespidi e l’invito all’Autogrill

una provincia di favole

Ieri, mercoledì 30 maggio 2012, alle ore 17, il presidente della Provincia Trespidi ha annullato l’invito rivolto ai consiglieri per domani 1 giugno all’Autogrill di Trebbia Nord per la presentazione dei tortelli per Expo 2015. Nel comunicato si legge: “A poche ore dal drammatico sisma che ha sconvolto – per la seconda volta – l’Emilia ci sembra doveroso un gesto di rispetto nei confronti delle popolazioni colpite dalla tragedia e delle vittime prodotte dal terremoto“.  Due considerazioni. La prima al professore: ci permetta, il terremoto non “produce” vittime, ma le causa o le provoca. L’altra al presidente: l’invito ufficiale ai consiglieri è stato spedito a sua firma dalla presidenza martedì 29 maggio (giorno del terremoto di cui parla) alle 12 e 10 minuti. Dunque, 3 ore e 10 minuti dopo la scossa che ha “prodotto” 17 morti. Alle 9 in punto, mentre lei stava organizzando la “raviolata” in Autogrill, evidentemente nessuno l’ha notiziata che i dipendenti di tutti gli uffici comunali di Piacenza erano usciti per strada, le scuole fatte evacuare, l’Agenzia delle Entrate chiusa per sicurezza.  La terza considerazione, sulla natura stessa dell’invito all’Autogrill per la presentazione dei tortelli piacentini, gliela risparmiamo. Rispettiamo la linea di sobrietà imposta dal Governo.

Terremoto e sobrietà: il 2 giugno di Napolitano

Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha dichiarato che quest’anno, vista la drammatica situazione in cui versano le popolazioni dell’Emilia Romagna in seguito al terremoto, “le celebrazioni del 2 giugno saranno impostate sulla sobrietà“. Ma, perché, gli altri anni il Quirinale ha scialacquato?

Prossima fermata Trespidi Street

Giovedì 24 maggio si è svolta in Provincia la conferenza stampa di presentazione del progetto “Swa. go Bus”, da leggere come si scrive (“Svago Bus”). In pratica il remake del “Bus della Notte” dell’amministrazione Boiardi,  servizio di trasporto notturno rivolto ai giovani per raggiungere i locali da ballo della provincia  e i punti di ritrovo in città il sabato sera. Alla conferenza erano presenti: l’assessore Massimiliano Dosi, il presidente della Fondazione Giacomo Marazzi, il coordinatore provinciale dell’Anpas Paolo Rebecchi. Seguono resoconto puntuale e tre foto della conferenza. Bene. Oggi, mercoledì 30 maggio, comunicato della Provincia: “Swa.go bus, sabato al via il servizio. Domani conferenza stampa“.  Domani? Ancora? A sei giorni dalla precedente, sullo stesso argomento? C’è da dire che la settimana scorsa la conferenza si è svolta in sala Consiglio e domani sarà in sala Giunta. Evidentemente, trattandosi di un Bus, entro il 2 giugno l’iniziativa sarà presentata con un itinerario preciso in tutte le “fermate” dell’amministrazione provinciale: dall’Urpel a Sala Garibaldi, per arrivare all’ufficio del presidente. Capolinea, termine corsa.

Terremoto, la Provincia attivi una raccolta fondi

I consiglieri provinciali Boiardi e Quaratino invitano con una mozione urgente il presidente Trespidi ad attivare al più presto un fondo per le popolazioni della nostra regione colpite dal terremoto. Ecco il testo. Vista la drammatica situazione in cui versa una parte importante della regione Emilia Romagna in seguito alle ripetute rovinose scosse di terremoto (ultima in ordine di tempo ieri); considerato che il nostro territorio si è sempre dimostrato in prima linea nel sostegno a popolazioni colpite da calamità; preso atto che il numero degli sfollati (in continuo aumento) supera le 14mila unità e richiede interventi urgenti; considerato inoltre che in occasioni passate l’amministrazione provinciale aveva provveduto a raccolta fondi (ad esempio insieme a Caritas, nel 2005, nella tragica circostanza dello tsumani che permise a centinaia di persone di riavere la propria abitazione); INVITA IL PRESIDENTE E LA GIUNTA PROVINCIALE ad attivare al più presto una raccolta fondi in aiuto alle popolazioni colpite . Invita altresì i consiglieri provinciali a devolvere in questo fondo  i gettoni di presenza di partecipazione ai consigli provinciali.

 

Bisogna saper non vincere

Commentando i risultati delle amministrative, Pierluigi Bersani ha dichiarato: “A Parma abbiamo non vinto”. Il segretario del Partito Democratico apre una nuova fase, positiva, ottimista, in cui il neo sindaco parmigiano del Movimento 5 Stelle Pizzarotti ha non perso. Non solo. La Lega, ha non vinto i sette ballottaggi nei Comuni del Nord; Alfano può ritenersi soddisfatto perché ha non perso 3 Comuni e non vinto altri 13; il Centrosinistra ha non perso a Genova con Doria, mentre a Palermo è riuscito nella non facile impresa di aver non perso con Leoluca Orlando e non vinto con Ferrandelli. Con la stessa logica, per vent’anni Berlusconi ha non perso la guida del Paese e il Centrosinistra ha non vinto la possibilità di mandarlo a casa, implorando professori e tecnici non eletti pagati (da noi) di fare quello per cui loro stessi sono stati eletti e vengono tutt’ora pagati (da noi). Insomma, nel panorama moderno di fiction e reality show, il segretario del Partito Democratico dà una risposta concreta ai timori generati da una crisi economica mondiale. Allo spettro di un ritorno della strategia della tensione risponde con la strategia della finzione. Chissà se con il suo rinnovato senso dell’ottimismo entro il 2013 riuscirà a convincere il partito degli astensionisti a varcare la fatidica tendina delle urne? Sono circa il 50 per cento degli elettori. Già. Un cittadino su due avente diritto non ha votato. Oddio, per Bersani non è proprio che non siano andati a votare. Hanno preferito restare a casa. Ecco. Speriamo per lui che non abbiano guardato la tv.

Insieme per San Giorgio

Purtroppo, gli abitanti di San Polo non hanno tempo per frequentare l’Università Cattolica alla ricerca di notizie riguardanti la tangenziale; pertanto, si sono persi l’annuncio del direttore generale di Centropadane Francesco Acerbi (nel corso della sua relazione alla “giornata dell’Economia”) in base al quale si parla del completamento del sottopasso della strada comunale che da San polo porta a Turro (non del completamento della tangenziale) “entro la metà di giugno”.  Per questo motivo, di fronte a qualla che può esser senz’altro definita una “tattica dilatoria” da parte di coloro i quali parlavano di una “riapertura della strada di Turro entro fine aprile”, gli abitanti di San Polo hanno inviato ieri a “Libertà” la lettera che vi riportiamo sotto, seguita da una replica del Presidente della Provincia (che riportiamo di seguito) nella quale sembra quasi di cogliere una sorta di “rimprovero” nei confronti degli abitanti di San Polo: Perchè…

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Trespidi, Expo 2015 e l’ultima cena

Brusamonti (Partito Democratico): “Expo 2015 si avvicina. Com’è possibile che la Provincia non convochi i Comuni per coordinare le amministrazioni sull’accoglimento dei turisti previsti nei sei mesi di una manifestazione che genererà 70 miliardi di fatturato?”. Peccato che il presidente non possa rispondere. Ha iniziato di parlare di tavoli sull’Expo 2015 a giugno 2009: “Piacenza giocherà un ruolo centrale nella manifestazione Expo 2015”. Seguono, il 22 gennaio 2010 un incontro con l’allora sindaco di Milano Letizia Moratti: “Favorire il contributo di Piacenza”; il 7 febbraio 2011 con il presidente della Regione Roberto Formigoni: “Piacenza c’è e saremo protagonisti”; il 13 aprile 2011 con il presidente di Unicredit Ghizzoni: “Grandi progetti per Expo e Piacenza”;  l’11 agosto 2011 ancora con Formigoni: “Expo 2015: il collegamento rapido con Milano diventa realtà” e ad ottobre 2011 convegno internazionale sulla mobilità a Piacenza” (non ancora svolto); il 2 settembre 2011 con il presidente degli industriali Bolzoni: “La Provincia coordinerà il territorio per Expo 2015”; il 22 settembre 2011 con Formigoni: “Alleati per Expo 2015”. L’annuncio più recente risale al 20 aprile 2012: “Tortelli e pisarei negli Autogrill la nostra più grande iniziativa per Expo 2015”. Ecco. Trentacinque incontri, altrettante promesse e tre anni di attesa per un piatto di tortelli al burro e gnocchetti di pane con fagioli. E per di più, in autostrada. Pensi Trespidi: se riuscisse a realizzare per la prima volta una sua promessa, il treno veloce per Milano, nessuno prenderà l’auto e si fermerà all’Autogrill. Se non lo farà, le migliaia di pendolari piacentini che devono andare a lavorare nel capoluogo lombardo potranno acquistare i tortelli in autostrada e invitarla a cena. Probabilmente, l’ultima.

Boiardi, Trespidi e l’arresto di Allegri

Boiardi (Nuovo Ulivo): “Peccato che oggi il presidente non sia presente in Consiglio. Un mese fa l’ex assessore provinciale all’Ambiente Davide Allegri è stato arrestato in seguito ad un’indagine per corruzione e abuso di ufficio nelle sue mansioni di amministratore. Trespidi, sentito nel 2010 dalla Procura come persona informata sui fatti, riferì in Consiglio che Allegri si era dimesso per “motivi personali“. Conferma la sua versione anche oggi? Continua a non essere notiziato sui fatti? Gli appaiono più chiare le motivazioni delle dimissioni del suo assessore?”. Quello che appare chiaro è che il presidente, nell’esercizio delle sue funzioni, è un pubblico ufficiale. Responsabile, pertanto, delle azioni svolte anche dai suoi assessori nel corso della sua amministrazione. Trespidi, i casi sono due: o Allegri ha agito senza che lei se ne accorgesse, o lei ha preferito nascondere i fatti alla Procura e al Consiglio provinciale. Nell’uno o nell’altro caso, non le rimane che dimettersi. Non si preoccupi, in Consiglio la sua assenza non si noterà.  

Tutte le Moleskine vengono al pettine

Tangenziale di San Polo. Il 4 marzo 2012 si annuncia il blocco dei cantieri. L’assessore provinciale Bursi dichiara: “Sono solo ritardi dovuti al maltempo”. Il 12 maggio 2012 i cittadini di San Polo chiamano in causa Trespidi: “Il presidente ci aveva promesso che la tangenziale sarebbe stata terminata entro fine 2012. Perché è ancora tutto fermo?”. Il presidente, invece di rispondere oggi in consiglio, fornisce la sua versione sul giornale: “Noi non abbiamo alcuna competenza in materia. La responsabilità è di Centropadane“. Vede Trespidi,  lei oggi dice la verità: per portare avanti i lavori, serve l’autorizzazione a Centropadane. La Provincia la sua parte l’ha fatta. L’ha fatta però prima di giugno 2009, durante l’amministrazione Boiardi. Lavoro di cui lei si è vantato, appropriandosene, a luglio 2009, rilanciando come da suo stile con un promessa – dettata probabilmente dall’inesperienza – su cui lei non aveva alcuna competenza. Un consiglio Trespidi: rispolveri la sua Moleskina rossa, promessa per promessa. Balla per balla. Con le risposte che si inventerà potrà presentare per fine mandato una bella Smemoranda nera.

Il professore assente all’appello

Consiglio provinciale. Tutti presenti tranne Trespidi. E’ incredibile come il presidente abbia da fare solo il giorno in cui dovrebbe rispondere delle sue azioni di Giunta ai  consiglieri eletti dai cittadini. Considerando poi che i consigli in un anno si contano sulle prime tre dita della mano destra, le possibilità sono solo due: o gli uffici non lo notiziano della convocazione del consiglio o il presidente non ha niente da “notiziare”. Giulio Maserati (Gruppo Misto) chiede che qualcuno lo avvisi: dite al Presidente che prima di inaugurare la pista ciclabile del Ponte sul Trebbia, sarebbe opportuno terminare il tratto che finisce direttamente su una carraia sterrata“. Tranquillo Maserati, farà un sopralluogo il giorno in cui Pasquali convocherà il prossimo consiglio provinciale.

Havremus striscem

Comunicato della Provincia. “Cimitero di Godi. La promessa di Trespidi: entro Natale le strisce pedonali“. A corredo di una delle notizie sicuramente più eccitanti degli ultimi anni dell’amministrazione provinciale, ben tre foto del sopralluogo del timoniere di via Garibaldi. La prima, sguardo basso sull’asfalto, cimitero alle spalle: “Come le disegneremo? Rettangolari? Quadrate? Bianche? Gialle? Con segnaletica? Senza segnaletica? A senso unico? Alternato?”. Non sono decisioni facili, da prendere così, su due piedi. La seconda, in camminata pensosa, sulla curva lungo la carreggiata: “Le macchine rallenteranno troppo? Poco? E, soprattutto, faranno attraversare i pedoni?”. Prima di promettere, bisogna riflettere. La terza, dietro un cespuglio: “Dovremo tagliare i rami? E se passassero gli ambientalisti?”. Beh, dai. A Natale mancano sette mesi. Non è poco. Ma neanche tanto.  Presidente, scusi, su tre foto poteva aspettare che passasse almeno un’auto. Non c’è neppure la sua. Ah già, non ce l’ha più. Ecco perché da settimane non si avevano più sue notizie. Doveva andare a Godi a piedi. Dalle maratone ai pellegrinaggi. Pensi, se ci saranno le strisce a Natale, lei riuscirà ad inaugurarle solo a Pasqua. Se poi per l’occasione si dimenticasse le forbici, potrebbe fare il definitivo taglio del nastro a Natale 2013. Un altro anno ricco di impegni.

L’ottimismo è il sale della presidenza

Bilancio 2011, rendiconto. L’assessore Passoni non esita: “Il patto di stabilità, stando così le cose, è impossibile da mantenere. La situazione è critica”. Trespidi, come il suo leader Berlusconi, è ottimista: “Ricordo solo alcune delle grandi opere realizzate dalla mia amministrazione. Le dico così, a braccio: il trasferimento degli uffici in via Mazzini, Expo 2015 e l’inaugurazione del Ponte sul Trebbia”. C’è da dire che l’uomo ha una certa perseveranza. Dunque vediamo. In via Mazzini i dipendenti stanno ancora aspettando l’oramai noto ascensore promesso due anni e mezzo fa con l’abbattimento delle barriere architettoniche per consentire a tutti i cittadini l’accesso agli uffici. Su Expo 2015, rendiamo atto a Trespidi che i suoi incontri con l’amico Formigoni – un giorno pubblicizzati, l’altro pure – sono diventati un cult nel club dei simpatizzanti di Comunione e Liberazione: ecco, visti i tempi, auguriamo al presidente che restino famosi solo in quella sede. Sull’inaugurazione del Ponte sul Trebbia, beh, presidente, l’unica cosa che ha fatto la sua amministrazione è stata la posa della targa. Che, per carità, non è una cosa da poco. Più che ottimista, diciamocelo, è un umorista.

Ola Presidente, vamos a copiar

di Ippolito Negri
Prima cialtronata: qualcuno prepara il testo del discorso che il presidente della Provincia, Massimo Trespidi deve pronunciare il 21 marzo all’Università Cattolica. Per farlo saccheggia a man bassa – con copia incolla – un intervento di un prof spagnolo comparso su Sussidiario (pubblicazione che tratta di sussidiarietà, e quindi…) due anni fa. L’intervento come sempre viene pubblicato sul sito dell’Amministrazione Provinciale. Il presidente legge il discorso di fronte ad autorità e studenti di Unicatt Piacenza, ignaro. Qualcuno scopre che il discorso è stato copiato al limite del plagio.